Nuova Riveduta:

Genesi 50:22

Vecchiaia e morte di Giuseppe
Eb 11:22; Gs 24:32
Giuseppe abitò in Egitto con la casa di suo padre; egli visse centodieci anni.

C.E.I.:

Genesi 50:22

Ora Giuseppe con la famiglia di suo padre abitò in Egitto; Giuseppe visse centodieci anni.

Nuova Diodati:

Genesi 50:22

Vecchiaia e morte di Giuseppe
Così Giuseppe dimorò in Egitto, egli e la casa di suo padre, e visse centodieci anni.

Riveduta 2020:

Genesi 50:22

Vecchiaia e morte di Giuseppe
Giuseppe abitò in Egitto: egli, con la casa di suo padre; e visse centodieci anni.

La Parola è Vita:

Genesi 50:22

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 50:22

Vecchiaia e morte di Giuseppe
Giuseppe dimorò in Egitto: egli, con la casa di suo padre; e visse centodieci anni.

Ricciotti:

Genesi 50:22

Dimorò in Egitto, con tutta la discendenza del padre suo, e visse centodieci anni. E vide i figli di Efraim sino alla terza generazione. Anche i figli di Machir figlio di Manasse nacquero sulle ginocchia di Giuseppe.

Tintori:

Genesi 50:22

Giuseppe dimorò in Egitto con tutta la famiglia di suo padre; e visse cento dieci anni. E vide i figli di Efraim fino alla terza generazione. Anche i figli di Machir, figlio di Manasse, furon posti sulle ginocchia di Giuseppe.

Martini:

Genesi 50:22

Ed egli abitò nell'Egitto con tutta la famiglia del padre suo: e visse cento dieci anni. E vide i figliuoli di Ephraim fino alla terza generazione. I figliuoli ancora di Machir figliuolo di Manasse furon posti sulle ginocchia di Giuseppe.

Diodati:

Genesi 50:22

E Giuseppe dimorò in Egitto, con la famiglia di suo padre, e visse centodieci anni.

Commentario abbreviato:

Genesi 50:22

Versetti 22-26

Avendo rispettato suo padre, i giorni di Giuseppe furono molti sulla terra, quelli che Dio gli volle dare. Quando vide avvicinarsi la morte, egli consolò i suoi fratelli con l'assicurazione che sarebbero ritornati a Canaan a tempo debito. Dobbiamo consolare gli altri con lo stesso conforto con cui siamo consolati da Dio e incoraggiamoli a riposare sulle promesse che sono pure il nostro sostegno. Per testimoniare la sua fede e confermare la loro, egli li incaricò di tenere i suoi resti insepolti fino a quel giorno glorioso, cioè fino a quando essi si sarebbero stabiliti nella terra promessa. Così Giuseppe, per fede alla dottrina della risurrezione e per la promessa di Canaan, diede istruzioni riguardo alle sue spoglie. Questo avrebbe mantenuto continuamente ferma nelle loro menti la voglia di una partenza rapida dall'Egitto e il pensiero a Canaan e avrebbe affratellato anche la discendenza di Giuseppe ai suoi fratelli. La morte, come pure la vita di questo grand'uomo fu veramente eccellente: entrambe ci riempiono di un incoraggiamento forte a perseverare nel servizio di Dio, a partecipare lietamente alla corsa divina, a perseverare e a terminarla con gioia! Questo fece Giuseppe e questo dobbiamo fare anche noi. Anche quando i dolori della morte sono su di noi: se abbiamo avuto fiducia in Lui, da cui dipesero tutti i patriarchi, i profeti e gli apostoli, non avremo bisogno di aver paura di dire "La mia carne e il mio cuore cedono, ma il mio Dio è la forza del mio cuore e la mia parte di eredità per sempre".

Riferimenti incrociati:

Genesi 50:22

21 Ge 45:10,11; 47:12; Mat 5:44; 6:14; Rom 12:20,21; 1Te 5:15; 1P 3:9
Ge 34:3; Is 40:2

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